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Brindisi: storia e turismo

Brindisi: cenni storici


Brindisi può definirsi una città romana nella storia, fu il principale porto imperiale verso l'Oriente, nonché terminale della via Appia, e nelle tradizioni, si pensi alla morte di Virgilio qui avvenuta nel 19 a.C, ha costruito la sua storia e il suo presente intorno al porto e al mare. E proprio grazie alla curiosa forma di corna di cervo, in messapico "brendon", del suo porto, costituito da due rami che si dividono a formare il "Seno di ponente" e il "Seno di levante", Brindisi deriverebbe il proprio toponimo. La storia della città è legata a Roma, dapprima come fiera avversaria dell'Urbe, in seguito come importante porto commerciale grazie al collegamento con la Via Appia e all'apertura della via Traiana. Per Brindisi passarono gli eserciti diretti ad oriente, Ottaviano e Marco Antonio stipularono proprio a Brindisi il "foedus brindisinum", un patto che sancì la pace nell'impero per un lungo periodo di tempo. La decadenza della città ebbe inizio con l'arrivo dei Longobardi, tanto che dopo essere stata rasa al suolo nel 674, la sede episcopale venne trasferita alla città di Oria. La ricostruzione della città iniziata nell'866, fu ultimata solo nel XI secolo per opera dei normanni. Ripresa dai Bizantini, ne restò in possesso sino alla conquista normanna nel 1070. Città demaniale, sarà legate alle regnanti dinastie degli Svevi, degli Angiò, degli Aragona. La città è rilanciata nel ruolo di principale imbarco verso l'oriente durante il periodo delle Crociate, quando dal porto si imbarcano numerosi cavalieri e pellegrini diretti in Terra Santa. Lo stesso imperatore Federico II di Svevia, il 9 novembre 1221 nella Cattedrale di Brindisi prende in moglie Isabella (o Jolanda) di Brienne, erede della corona di Gerusalemme, e dal porto brindisino parte nel 1228 per la Sesta crociata da lui comandata. L'imperatore concesse inoltre alla città molti privilegi e soprattutto vi fece funzionare una delle due zecche del Regno.Sotto gli Angioini fu ingrandito il porto e restaurato il castello, ma fu chiusa la zecca e la città ebbe poi a soffrire per le lotte dinastiche e per le conseguenze della peste (1348-1349): sarà ripopolata grazie a massicce immigrazioni di Slavi, Albanesi e Greci. Sotto gli Aragonesi fu rafforzato il castello di terra, venne costruita la fortezza dell'isola Sant'Andrea; ma per proteggere la città Giovanni Antonio Orsini Del Balzo aveva inopportunamente ostruito il canale del porto e aveva soffocata così la sua via marittima. Per oltre tre secoli il porto di Brindisi si sarebbe ridotto ad uno scalo di pescatori e approdo di piccolo cabotaggio. Brindisi fu anche distrutta dal terremoto del 1456 e riedificata da Ferdinando I d'Aragona. Dal 1496 al 1509 appartenne a Venezia e poi passò al dominio spagnolo. Con la dominazione borbonica si ebbe un periodo di crescita economica: nel 1775, sotto Ferdinando IV di Borbone, fu riattivato per opera dell'ingegnere Andrea Pigonati il canale d'uscita del porto interno (attuale Canale Pigonati) e furono risanate le paludi adiacenti alla città. La città fu così collegata con il nuovo sistema stradale che veniva realizzato nel Regno e successivamente fu scelta come caposaldo della linea ferroviaria adriatica, alla cui realizzazione attesero il vecchio regno borbonico e il nuovo stato unitario. Con l'annessione al Regno d'Italia nel 1860 e con l'apertura del canale di Suez nel 1869, Brindisi divenne il terminale europeo della Valigia delle Indie. Durante la prima guerra mondiale Brindisi fu utilizzata come sede del comando alleato per il basso Adriatico. Tra il settembre 1943 e il febbraio 1944 la città ebbe funzione di capitale d'Italia.

Turismo Brindisi


Il team di Beb-italia vi consiglia di visitare i magnifici monumenti e luoghi d'interesse che si possono trovare in questa città, fra questi vi consigliamo: il castello Aragonese, le colonne romane, la fontana de Torres, la fontana Tancredi, il castello Svevo, l'area archeologica di San Pietro degli Schiavoni, la Chiesa di San Benedetto, il Palazzo Granafei-Nervegna, la Cattedrale, il Monumento al Marinaio.

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